allora capiamoci

1. a milano, con sta storia dei mezzi dedicati ho capito di avere due alternative. o diventare la nuova rosa parks -la signora nera che in alabama ne 1955 non cedette il posto a un bianco- o guardare con bramosia quei vagoni occupati da due o tre persone, ché io sono arrivata a milano quando avevo un anno e mezzo eh! è che mi domando se decido di negare il posto al milanese, a chi lo devo negare? perché in effetti quel ragazzino con la faccia da filippino tanto carino che ho conosciuto l’altro giorno è nato a milano. sicuramente, almeno anagraficamente e non solo direi, è più milanese di me. mah! ma devo stare attenta pure con gli animali? ché un pastore tedesco su quale mezzo potrà salire? e per il porcellino d’india? oh, son problemi eh!

cmq ecco la risposta di alcuni milanesi. -grazie a lo scorfano-

2. dicono che fini piaccia alla sinistra. fini non piace alla sinistra. è riconosciuto come politico. e bon. e in effetti è una rarità. forse dobbiamo organizzare uno zoo?

3. berlusconi ci hai rotto le palle con sta storia trita e ritrita della sinistra. per favore inventa qualcos’altro. basta. il pesce puzza dopo un po’. oppure posso tirare fuori il detto il gioco è bello quando dura poco.

4. la brambilla al ministero del turismo. per le vacanze?

5. maroni dice rimpatriare è una cosa respingere è un’altra. se ne intende di vettori evidentemente. insomma se gli chiedessimo di tornare a fare l’avvocato non è come dire di andarsene, no?

6. berlusconi dice di non avere un’idea di italia multietnica. cosa ci serve ancora per capire che basta? stava parlando proprio dell’italia? ma giocava a freccette quando a scuola cercavano di insegnargli la storia? noi di etnie, immigrazioni, emigrazioni, ce ne intendiamo e parecchio direi.

certo, io pensavo che ci fossimo liberati dall’immagine del padre padrone.

7. fa paura la cultura, eh? tagliate tagliate pure i soldi alla scuola pubblica e datene a profusione alle scuole cattoliche e private. bravi. così si fa in uno stato ottuso e vigliacco.

8. per chi si sente tranquillo nella propria casa multietnica e insicuro sulle strade etniche prego legga qui.

9. vincere. parliamo di vittorie. c’è chi è nato per vincere e c’è chi teme la vittoria. c’è chi ha capito che la vita pareggia e allora si organizza. ma una cosa credo d’aver capito. una delle caratteristiche degli ultimi -che è assonante a umili- è che quando vincono non si prendono più del necessario. per questo ho deciso da che parte stare.

5 pensieri su “allora capiamoci

  1. Mi sugn milanes! me deve cede la cadrega mia cara. che se no mi romp i ball e sfasc tutt…

    Più che milanese qui sembravo cattivik.

  2. @bucky: ah tu sei lo sporco bianco! che poi i milanesi veri assomigliano tutti agli spagnoli…

    @willy: direttamente il gas nel vagone adesso eh! giusto! nell’ottoca di fare presto e risparmiare tempo…

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