il caso salverà il mondo.
non la cultura, non il bello, non l’istruzione, non l‘amore. purtroppo. e noi non siamo niente.
sì. dimenticheranno. è il nostro destino, non ci si può fare nulla. ciò che a noi sembra serio, significativo, molto importante, col passar del tempo sarà dimenticato o sembrerà irrilevante. ed è curioso che oggi noi non possiamo assolutamente sapere che cosa domani sarà ritenuto sublime, importante e cosa meschino, ridicolo. […] e la nostra vita, che oggi viviamo con tanta naturalezza, apparirà col tempo stanca e scomoda, priva di intelligenza, non sufficientemente pura, forse addirittura immorale. (anton checov)
Credevo l’avessi scritto tu, no era vero ma l’avevi scritto tu. In cambio ti regalo una storia brevissima. Dura poco, meno del latte fuori frigo. Inizia cosi:
Si incontrarono alla stazione, c’erano colonne alte che neppure gli uccelli frequentavano tutte. Al bar presero il poco tempo che c’era e lo diluito no col caldo e in una bibita sempre troppo colorata e troppo ghiacciata. Era estate ma ssalutandosi nessuno dei due pensava che fosse gla trascorso un anno. Solo i treni, a volte arrivano in orario.
eppure non dimentico anche quando dimentico ma non è il ricordo a farlo, piuttosto il pensiero. forse.