io credo che se fossi stato maschio e con l’idea della scrittura, avrei voluto essere gesualdo bufalino.
prima per il nome e soprattutto per l’uso sapiente delle parole.
ché queste non sono buone né cattive, dipende da come le si usa.
bisognerebbe conoscere le parole e l’arte di combinarle come pezzi del lego per poter dare un calcio con un piede quando la costruzione non tiene. perché c’è chi vuol far credere che ci sia una casa quando ha solo costruito una facciata. per non farsi fregare come dei polli d’allevamento. sarebbe meglio essere galline che provano a volare. ma comunque.
non può che essere un genio colui che inizia un suo libro così.
perduta per timidezza l’occasione di morire, uno scrittore infelice decide di curarsi scrivendo un libro felice. ne chiede l’argomento, secondo l’uso, ai cento occhi della memoria e ai solluccheri della gioventù. sennonché, più il racconto va avanti, e si trucca di fiabe, e formicola di luminarie, più lascia varchi fra le righe al soffio del nero presente. non resta allo scrittore che differire sine die la salute, pago d’aver cavato dall’avventura qualche momentanea lusinga ad amare l’inverosimile vita.
partire da questa ipotesi. poi si vedrà che succede.
UPDATE: poi le cose capitano come i massi che rotolano giù da un monte o come le ciliege che una tira l’altra, così mi è capitato di leggere queste parole di virginia woolf
le parole sono oggetti pericolosi, non dimentichiamolo. potrebbe nascere una repubblica da una poesia.
e io, ad essere sincera, avrei tanta voglia di una repubblica. qualcuno ha voglia di scrivere? io la declamo, eh! sono brava.
Della serie…CHICKEN RUN!;-)
Per curiosità:come si chiama il libro?
eheheeh, esattamente come quelle! ma non erano fichissime? quanto adoro quel cartone! 😀
il libro si chiama “argo il cieco ovvero i sogni delle memoria” e non è il suo più bello!
Sì,avevano un che di simpatico quelle galline!:-)
Ma ancora più assurdo era il gallo che pensava di saper volare e dava lezioni a queste galline!Proprio divertente!
o la “repubblica delle banane”? ma forse ci siamo già!
sai che a sto punto mi andrebbe bene pure la repubblica delle banane? tanto le scimmie ci sono già!
gesù che mala tempora…