non che mi fosse mai piaciuto luzi. mario luzi il poeta, dico. non mi piaceva abbastanza. e non mi piaceva nemmeno la sua storia personale.
è un bel dire che non si dovrebbe confondere il genio artistico con la vita reale della persona. quello che è scritto è per tutti, quello che è vissuto è per sé. palle! il personale è politico si diceva, il personale è pubblico perché è con quello che vogliamo confrontarci e insomma finisce che ne siamo sempre in qualche modo incuriositi e condizionati.
comunque, il fatto è che luzi non toccava le mie corde.
fino a quando.
una notte ho riportato a casa una ragazza. eravamo andate a una conferenza sulla poesia. siamo state ore con le altre amiche a parlare. poi, tornando a casa in macchina ci siamo mese a discutere di amori sognati, amori finiti, amori non corrisposti, di speranze. e lei mi ha detto c’è una poesia di luzi che tengo sempre a mente
[…]
amore difficile a portare,
difficile a ricevere. se osa
si turba, sente il freddo della serpe
ma se non osa volge inappagato,
preme d’età in età, di vita in vita.
[…]
ci stavo pensando poco fa quando mi è capitato per caso tra le mani luzi. ché questa poesia nel tempo mi è andata bene per tante cose, per tanti rapporti di relazione, di amore ma mai di sesso.
e pensa che ti ripensa, mi capita davanti quest’altra donna intelligente e ci mettiamo a discorrere proprio di luzi. vabbè ovvio, avevo il libro lì in vista. racconto di quello che non mi piaceva e continua a non entusiasmarmi. finisce che parliamo di persone e comportamenti umani. finisce che luzi riesce sempre a tirare fuori dei grandi discorsoni anche se non lo si apprezza.
la donna mi dice che una volta in un libro ha trovato scritto questo:
- gli uomini tendono a parlare di sé in termini opposti a quello che realmente sono;
- le donne tendono a chiedere al prossimo quello che vorrebbero essere loro.
la donna sostiene che queste affermazioni sono vere al 90%. le ha vissute. la donna mi risponde che anche ad averne consapevolezza poco cambia. siamo bravissimi a imbrogliarci, la mente mente e niente è più forte dell’intuizione.
e l’intuizione sbaglia quanto la mente, ma ha meno pretese di accuratezza. E poi vuoi mettere quanto più figo fa avere l’intuito che tanto l’intelligenza è in dotazione.
Luzi mi piace a tratti
Invece il mio docente di letteratura italiana,qualche lezione fà cantava le lodi a Mario Luzi.Sarà che era un fiorentino.Anche il docente è fiorentino appunto.Io nn lo conosco molto bene in realtà.L’unica cosa che ho letto di lui era un sua dedica su un libro che è mi è piaciuto molto di Romano Battaglia.E mi aveva a suo modo colpito e diceva così:
“Il silenzio e l’uomo”
Come è difficile a trovarsi il silenzio.
E’ la voce dell’universo che parla all’universale anima
Che è in lui, l’uomo.
Una concordia, un’armonia inesprimibile in parole.
L’unica parola che lo soccorre, lo sente,
è indicibile.”
Il libro infatti si chiama “Silenzio”.
Comunque è vero le persone tendono a chidere agli altri quello che vorrebbero essere loro.Sarà che spesso invece che guardare dentro e attraverso il prossimo,ci si vuole specchiare,secondo me sbagliando!
Quanto è vero che gli uomini parlano di sè in termini diametralmente opposti a quello che in realtà sono.io dico che è tutta insicurezza!
ma la mente mente anche quando dice che nulla è più forte dell’intuizione?
no, perché io non so più di chi fidarmi..
@willy: dipende. di quale intuizione stiamo parlando? quella del cuore difficilmente mente, all’intuizione poco importa dell’accuratezza che è mestiere della mente se vuole.
anche a me luzi piace a tratti, un po’ come il faro.
@normale: luzi è molto lodato dagli addetti ai lavori in effetti.
bella e vera quella poesia. mi ricorda i giorni passati in montagna fra i prati.
uh! simpatico! parli di persone quando ti riferisci alle donne e agli uomini quando parli degli uomini!
mah, in fatto d’insicurezza siamo lì eh! 😉
@gap: mah, la mente mente perché è fetecchia, furba e in fondo insondabile. fidarsi è un atto di fiducia no? a chi stai chiededendo di fidarti? alla mente? ahahahah! 😀
cmq oggi ho sentito una bella frase: ci sono delle costellazioni nel firmamento, sarebbe bello navigare con passione in buona compagnia magari litigando anche. ecco, credo valga anche per mente e intuizione…due buoni compagni di viaggio -per fare una citazione in più-
ahahah!Non ci avevo fatto caso!Ma in realtà è perchè intendevo che un pò tutti in generale tendono a volere dagli altri quello che vorrebbero essere loro!
😉
non tutti no! 😀
oggi ero a milano e camminando mi è sembrata meno ostica per me, forse l’ho lasciata entrare un po’.
L’intuizione non mente, casomai sbaglia ma non è colpa sua. 🙂
willy, ci pensavo oggi.
io lascio entrare le cose, lascio che l’intuizione abbia il sopravvento perché ho come contrappunto la diffidenza. mi viene naturale. la diffidenza è la protezione della mia mente. so che quando sono estremamente diffidente -come un gatto!-, spesso la mia mente mente ma so anche che mi portegge. per questo poi posso permettermi di avere estremi slanci di apertura.
quindi non è negativo se la mente mente. sarebbe bello capire quando lo fa e quale è il suo cotrappunto o qualcosa del genere, insomma.
ma poi mi spiegai? mah!
e tu sei venuto a milano e non mi hai detto niente????????????????????????????? mannagghia!
la diffidenza è l’intuizione contaminata dalla ragione che sa come va a finire.
Mi verrebbe da dire che se parlo di me dico quello che sono e nessuno mi crede.
a milano ci torno, ma tu ci sei? 🙂
bè se ulisse ci crede che ce ne importa?
bella domanda, io ci sono ma eludo! 😉
sì penso di sì, dipende da quando!