avete in mano due carte.
quelle che vi ha dato il mazziere.
le guardate e subito pensate a un sacco di cose.
sono basse ma ce la posso fare; una è alta e l’altra è bassa ma ci potrò fare qualcosa? sono basse, allora è meglio che esca subito; sono alte, forse mi va bene; sono di colore diverso, che me ne faccio? sono alte ma mi andrà di sfiga; non capisco come sono, ma sono belle o brutte? in ogni caso sarà un pensiero sbagliato che lascia il tempo che trova, perché non saprete come andrà finché non giocherete.
perciò non pensate a niente, puntate e fate il vostro gioco.
ognuno dovrà mettere qualcosa di suo, e il mazziere lascerà sul tavolo le carte che restano per giocare.
prima tre, poi una, infine l’ultima. francamente uno stillicidio. tenete i nervi ben saldi. è un consiglio.
a volte capisci subito il gioco che hai. esci, stai, tenti, punti. altre volte, la maggior parte, ti conviene osservare. agire e aspettare.
non avere fretta di uscire, pretendi di capire.
sei seduto al tuo tavolo. le carte in mano, le carte sul piatto e tu che vinci e perdi.
io me ne stavo andando, poi ho deciso tento, mi sono fatta aiutare e son restata. ho vinto con una scala.
potrei anche salirci ora.
Bello il texas! Io ci gioco spesso online.
Ma il sondaggio a destra non cambia mai?
Quindi dici che la parola arrendersi non fa parte del gioco?In effetti è come una sconfitta,anzi forse qualcosa di più.
Comunque il momento più difficile è il non pensare a niente,ovvero quell’attimo prima che si inizia a giocare.
@bucky1: eh me l’ha detto myskin che c’è gente fuori di testa on line per quel gioco. per quello ce l’ha proposto l’altra sera!
bucky2: scusa eh ma uno alla settimana mi pare una cosa adeguata! e poi mica lo posso togliere così, potrò fare un resocontino…sennò che l’ho fatto a fare?
se hai proposte invia pure che te li pubblico! madò come sei figlio dei tuoi tempi!
@normale: mah, la sconfitta va anche bene. e arriva un momento in cui bisogna accettare la sconfitta o è perverso continuare. tipo se le carte non sono proprio buone e lo vedi bè è meglio mollare la mano e tentare quella dopo…
sono d’accordo sul momento più difficile. molto inebriante però!
il texas è, almeno per me, una novità e mi ha conquistato al punto che anche io, come bucky, ogni tanto ci gioco online (a proposito, dove giochi? io mi diverto con l’applicazione di facebook…). a pensarci bene il poker con le cinque carte in mano mi piace di più. se è vero che con il texas ci sono quattro giri di puntate e rilanci, è anche vero che il poker tradizionale è più affascinante nel prestarsi a diversi stili ed interpretazioni di gioco.
a quando il prossimo tavolo?
non so se ritenermi più offeso per il fuori di testa o per essere figlio dei miei tempi.
ho deciso sono offeso per il figlio dei miei tempi. mica si può andare in giro a dare del figlio di buoni tempi così, senza scrupoli.
ci gioco su everest poker e su giocodigitale (quello della pubblicità in tv) quando ho qualche soldo da spendere.
il poker come metafora della vita!!! Madooooo….
ma se ti fottono le carte da sotto il tavolo e tutti barano???
@myskin: anche a me piace di più quello con 5 carte in mano. dai ammetti che alla fine eravamo un po’ tutti stressati. mi pare un po’ lento.
a quando? quando tu o taco ci offrite un desco caro mio!
fuliggi è prenotato per lost! chi rimane?
@bucky: rido!
però vedi che giochi sul gioco che hai visto in tivvù??????? alla pubblicità poi! alura!
@fulì fulì: lo so lo so è un po’ scontato neh? mi gustava però!
se mi fottono le carte da sotto il tavolo e tutti barano? è la vita bellezza!
pfè!
è ovvio che io ho iniziato a giocarci molto prima della pubblicità.
roba da matti, mi si prende per un pivello.
oh pardon! 😉
Io invece preferisco la versione classica.
Un mio amico dice che sono un Foldone perché passo spesso. Sostanzialmente per due motivi 1) perché sono tirchio e anche senza soldi veri divento verde
2) perché così i bluff mi vengono divinamente 😀
foldone? scussa?
anch’io sono tirchia, mamma mia quanto mi è pesato mettere quei cinque euridi…
dal verbo inglisc “to fold”.
Io… non ho ancora imparato a giocare.
noooo…siamo rimaste ai giochi di quest’estate! ma lì eravamo spettatrici!