il marinaio remando contro corrente un giorno arriverà dove le onde si perdono nella sabbia. e forse un po’ di paura avrà, forse no.
all’improvviso saprà di essere libero sentendo crescere dentro intenso e languido un desiderio di ridere piangendo…
ci sono cose che fanno paura ma le si fa per non farsi male. ché se stringo il pugno è per gettare un sasso e trovarci un fiore. e come il sole all’improvviso, scoprire qualcosa di tremendamente semplice e leggero come il volo di un gabbiano sul mare.
desiderai arrivare alla spiaggia piuttosto che al porto. per non attraccare e partire. ma per il vezzo di riposare. perdere lo sguardo, lasciarsi accarezzare dal sole e improvvisamente chiudere gli occhi.
il marinaio che sogna un po’, si stupirà credendo di essere vivo per miracolo.
arrivare sino a qui non è stato facile, lo so. e dalla spiaggia ho sentito languidi brividi scorrere lungo gli ombrelloni in attesa di qualcuno che li abitasse. mi domandai dove posare lo sguardo. spiagge deserte e un sole assolato sembravano ridere di me. ma era un buon inizio. un posto per pensare. questo era certo.
la linea dell’orizzonte si rischiarerà seguendo solo la voce dell’istinto e sembrerà più limpido quello che c’è. il marinaio pensò fosse possibile vivere ancora una volta dal principio.
il marinaio sognò un sogno fantastico e non si accorse di essere già sveglio.
marinai siamo noi che abbiamo solcato spiagge di ricordi e abbiamo riposato sotto il sole. siamo noi che aspettiamo un’occasione e che sappiamo mettere da parte il destino con una carezza, che sappiamo ancora guardare negli occhi delle persone e dire abbracciandoci, aspettiamola insieme l’estate. ed è sempre domani se il cielo vorrà. un cielo che promette pioggia, un cielo che s’illumina al sole. e viviamo il momento senza curaci del meteo e ci lasciamo cullare dalle onde noi che andiamo in su e in giù per il bagnasciuga in attesa di uno sguardo che sia solo per noi. lo vedi il segno del costume?
e dunque finisce e inizia qui il post alta fedeltà, per lasciare il posto alle cinque migliori spiagge italiane -ma anche no- per i cinque migliori ricordi.
1. civitanova marche_ per le estati con didg e anni dopo un giorno in più con elis
2. bibione_ per i ricordi di bambina e di un amore nato ieri quando non ci speravo più. un amore che correva lungo i sentieri della montagna che mi separò da lui.
3. salerno_per i tramonti, perché steve mi disse domani mi sposo, per aver gettato in mare -ma era il golfo di amalfi- il cellulare con tutti i contatti e sorridendo dissi vabbè, per il regalo più cool che ricordi
4. golfo di baratti_per saverio che non si scollava più e come ultima carta per un’ora d’amore fece dire al dj nella discoteca superaffollata saaaaveriioooooo saluta neruuuuuu
5. vernazza_in occasione del matrimonio di ariel col coniuge scusato, per lo svomittazzo notturno del medico sardo sulla spiaggia e gli ululati a seguire, per caranza che voleva dormire ma taco russava come un trattore, e anch’io ché quando sono alcolica c’ho il respiro pesante.
c’è chi inventerà una realtà, imparerà un po’ di più, la vita passa di qua.