la neve c’era e ora non c’è più. è rimasto il freddo pungente.
eppure la neve oltre a essere poesia è pure un impiccio. un poetico impiccio. a me piace quando diventa un impiccio forte che devi lasciare la macchina dove si trova. come è accaduto un po’ di anni fa, forse quattro. credevo di essere felice allora. in quel momento lì. e lo ero. così dicono le cronache.
ho capito che ho due posti del pensiero. non è quando cammino. che quando cammino tutto si dissolve piano piano. non è quando sono in bagno che mi concentro e posso solo razionalizzare ma non far fluire i pensieri. i due posti sono sotto la doccia e sul balcone.
sul balcone mi vengono i post e le domande. ieri mentre ero lì che avevo anche un po’ di freddo a dire la verità mi è venuta spontanea una domanda. non mi sono chiesta altro e sono corsa dentro. punto.
è vero che non poteva andare che così?
no, la risposta è sempre no..
forse..
🙂
un poetico impiccio sì, però oggi -mentre venivo al lavoro- la brianza offriva paesaggi bellissimi..davvero..mi son quasi commossa!(più che altro ero felice che le strade fossero libere e pulite..)
@gap: per quello sono scappata…che poi come uno tzunami vengono fuoria a cascata altre domande che iniziano con allora…
@night: perché tu abiti in brianza cara mia! anche al sud del nord c’è più casino di solito.
cmq sì, è un paesaggio che lascia senza fiato
Mi manca la neveee, perchè a roma non nevica mai?
se nevica la prima cosa che faccio è andare al colosseo, voglio vederlo bianco!
arriverà e vorrò esserci anch’io con te al colosseo! 😀