se deve finire che sia subito. che sia piano e fortissimo. che sia in un giorno di pioggia così non mi puoi vedere mentre piango e i piedi nudi fanno cic ciac sull’erba. che sia a settembre perché mi fa sentire di nuovo leggera. aspettiamola insieme questa fine d’estate.
tre cose volevo dirti di me.
uno due tre.
non ho niente da dire. è tutto quello che ho da dire.
ora che un velo d’organza si è posato sulla mia testa.
non so perchè ma questo post mi ha ricordato 3 cose:
Yeats:
Turning and turning in the widening gyre
The falcon cannot hear the falconer;
Things fall apart; the center cannot hold;
Mere anarchy is loosed upon the world,
The blood-dimmed tide is loosed, and everywhere
The ceremony of innocence is drowned;
The best lack all conviction, while the worst
Are full of passionate intensity.
e T.S.Eliot:
This is the way the world ends
This is the way the world ends
This is the way the world ends
Not with a bang but a whimper.
E la terza: tre
ehi! sei poeta stamani?
la fine del mondo non con uno schianto ma con una lagna? quale la tua? ti dispiace eh? in effetti sto post era stato scritto in onore della presunta fine del mondo…poi l’ho cambiato!
te pias no? 😀
velo d’organza? che mi sono persa?
anche tu come sammy? ahahah
no non mi sposo per ora…certo che se aveva ragione bucky a ottobre qualcosa succederà…chi lo sa…ahahah…credi nel destino?
Io non ci credo, sono certa dell’esistenza di un destino.
Altrimenti non potrei dire – e mi ripeto – si chiudono le porte e si aprono i cancelli!
Te l’ho raccontata questa storia? non ricordo.
E’ una storia bellissima.
Aspetto con ansia cara, ma oh, almeno fammi una chiamata, non farmelo sapere dal blog 😉
non me l’hai raccontata bene. ma ho come il sospetto che avrò tempo per sentirla.
ti ho detto che se sarà sarai la prima a saperlo!
😉