dovete immaginarvelo.
immaginatevi che per un giorno o una settimana, tutti gli immigrati spariscano dall’italia, dai nostri quartieri, dai nostri condomini.
puf. così nel nulla.
più nessun immigrato, solo italiani da almeno, chennesò, cinque generazioni vah.
allora, ve lo siete immaginato?
quanti resteremmo?
inanzittto io licenzierei subito le ostetriche e i pediatri. sciò, che di bambini non ce ne sono più e bastano sì e no due medici e due ostetriche per città.
io ci ho pensato. chi ristruttura il posto dove lavoro ora? chi porta via la spazzatura del mio condominio? chi pulisce le scale e mi saluta ogni mattina? madò quel saluto mi mette in pace con il mondo per il resto della giornata. urca, mi tocca cambiare pizzeria. e chi cacchio finisce la mia casetta tanto caruccia che aspetto con impazienza?
e ora pensate: chi costruirà le case? chi pulirà le strade e le vostre case? volete andare a mangiare etnico? scordatevelo! vabbè che modo sarebbe? londra non sarebbe più una musa ispiratrice.
ci ho pensato perché ieri ho visto un film di sergio arau, un dia sin mexicanos. l’ho visto invece di andare a sentire le luci della centrale elettrica. ho fatto bene? penso di sì anche se mi è dispiaciuto non sentire la rivelazione cantautorale -almeno così lo definiscono- dell’anno.
vabbè e adesso piccolo gossip. in questo film che consiglio recita eduardo palomo nella sua ultima apparizione. chi se lo ricorda? chi ricorda la sua interpretazione migliore? e il doppiatore?