quando la competizione nasce dall’invidia è una gran rottura di palle.
la donna la guardò. non hai passioni tu? le chiese. perché ti interessano le mie?
la donna lo osservò. perché vuoi avere tutto ciò che ho? è anche poco. non hai interessi tu?
i due guardavano la donna e volevano andare un po’ più in là di lei ma mai oltre.
la donna decise di costruirsi una barca. l’avrebbero seguita? anche oltre le colonne d’ercole? bene. poi sarebbero stati cazzi loro.
una visita fugace, ripasso in nottata a leggere un po’ che si dice nella vita di neru 😀
la visita fugace per segnalarti una teoria che va a contrastare quella che vige nel tuo blog!
copincollo da secondopiano
”
Charlotte Stretch sul Guardian rilancia una teoria che avevo già sentito, ma di cui mi ero dimenticata. Secondo Marshall McLuhan (ma qualcuno lo legge ancora?) per capire se un libro può piacere, basta leggere la pagina 69. Vi convince? Allora comprate il libro (e/o leggetelo).”
dici che sta qui è soltanto una sporcacciona?
nono bucky non è assolutamente in contrasto! diciamo la stessa cosa direi: prendi una pagina a caso e se ti piace è fatta…non guardare gl’incipit e le quarte di copertina…sono fatte per vendere!
detto questo se sei incline all’eleganza di un voto alto -e poi il numero 30 è decisamente un bel numero- scegli pagina 30; se sei incline a una bella scopata -e il 69 è un ottimo numero- scegli pagina 69. tu come sei? nerd o viveur? 😉
non si sfugge all’invidia
guarda sammy, è ‘na trggedia! davvero. letteralmente. letterariamente. 😀
con quello che costa l’indivia ai salariati resta solo l’invidia
eh! mi sa che c’hai ragione, c’hai!